Herman Melville (1819-1891) è uno dei principali narratori americani dell’Ottocento e riflette nei suoi romanzi le esperienze avventurose vissute per mare su mercantili e baleniere, utilizzando la nave come rappresentazione simbolica del mondo. Questa tematica viene sviluppata in particolare nel suo capolavoro, Moby Dick, l’epica narrazione della caccia del capitano Achab a una balena bianca, che esplora una varietà di dinamiche e comportamenti umani e affronta la grande questione della conoscenza e dei suoi limiti.
Biografia
Herman Melville nacque il primo agosto 1819 a New York in una famiglia borghese. Dopo la bancarotta e la morte del padre, la famiglia Melville affrontò gravi difficoltà economiche. Queste circostanze costrinsero Herman a lasciare la scuola e cercare lavoro per sostenere la sua famiglia. Queste esperienze giovanili influenzarono profondamente la sua visione del mondo e le sue opere future.
Nel 1839, Melville iniziò a lavorare su navi mercantili e da qui nacque il suo amore per il mare che diventerà un tema centrale nelle sue opere. Nel 1841, si imbarcò sulla baleniera “Acushnet”, un’esperienza che lo portò fino alle isole del Pacifico e che gli fornì materiale prezioso per i suoi futuri romanzi. Melville abbandonò la nave nel 1842 e visse brevemente tra le isole Marquesas, un’esperienza che descrisse nel suo romanzo Typee, un successo che gli portò fama immediata.
Melville continuò a scrivere romanzi basati sulle sue esperienze in mare, tra cui Omoo (1847) e Mardi (1849). Tuttavia, il suo capolavoro, Moby Dick, pubblicato nel 1851, non ottenne successo immediato. La complessità del romanzo e la profondità dei temi trattati non vennero apprezzati fino a molto tempo dopo la sua morte.
Negli anni successivi, Melville continuò a scrivere, ma con meno successo commerciale. Si dedicò a poesie e ad altri romanzi come Pierre (Pierre o delle ambiguità, 1852) e The Confidence-Man (L’uomo di fiducia: le sue truffe o L’impostore, 1857). La sua carriera letteraria non gli fornì un sostentamento economico adeguato, costringendolo a lavorare come ispettore doganale a New York per circa 20 anni.
Melville morì il 28 settembre 1891, in gran parte dimenticato dal pubblico e dalla critica. Fu solo nel XX secolo, in particolare durante il cosiddetto “Rinascimento di Melville” negli anni ’20, che il suo lavoro fu riscoperto e valutato adeguatamente, stabilendo la sua posizione come uno dei grandi scrittori americani.
Le opere più importanti di Herman Melville
Herman Melville è noto per una serie di opere che esplorano profondamente la natura umana, la religione, la società e l’ambiente marittimo. Ecco una panoramica delle sue opere più importanti:
Moby Dick (1851) – Probabilmente il suo romanzo più famoso, Moby Dick racconta la storia del capitano Achab e della sua ossessiva caccia alla balena bianca, Moby Dick. Il libro, inizialmente accolto con indifferenza, è ora considerato un capolavoro della letteratura americana e mondiale per il suo stile narrativo innovativo e la profondità dei suoi temi, tra cui l’ossessione, la vendetta, e il conflitto tra uomo e natura.
Typee (1846) – Il primo successo letterario di Melville, Typee è un romanzo semi-autobiografico basato sulle sue esperienze nelle isole del Pacifico Meridionale. Questo libro racconta la storia di un marinaio che, fuggendo dalla sua nave baleniera, si ritrova tra le tribù delle isole Marquesas. Typee esplora temi di cultura, civiltà, e il primitivismo, trattando anche delle critiche al colonialismo.
Omoo (1847) – Seguito di Typee, Omoo continua le avventure del protagonista nelle isole del Pacifico. Mentre Typee tratta la vita tra le tribù delle Marquesas, Omoo si concentra sulle esperienze del protagonista in Tahiti e offre una critica delle missioni coloniali e della gestione delle isole da parte dei colonizzatori europei.
Redburn (1849) – Redburn è un romanzo semi-autobiografico che descrive le esperienze di un giovane, Wellingborough Redburn, su una nave mercantile che viaggia dall’America all’Inghilterra. Il libro esplora la perdita dell’innocenza, le difficoltà della vita di mare e offre uno sguardo penetrante sulla società e sulle classi sociali dell’epoca.
White-Jacket (Giacchetta bianca, 1850) – In White-Jacket, Melville descrive la vita a bordo di una nave della Marina degli Stati Uniti, basandosi sulle sue esperienze personali. Il romanzo è noto per la sua critica aperta alle punizioni corporali in mare e per le riflessioni sull’individualità e sulla giustizia.
Billy Budd, Sailor (Billy Budd, marinaio, postumo, 1924) – Pubblicato decenni dopo la morte di Melville, Billy Budd è un racconto breve ambientato alla fine del XVIII secolo. Narra la storia di Billy Budd, un giovane marinaio impresso su una nave della marina britannica, e il suo confronto tragico con il malvagio maestro d’armi, John Claggart. Il romanzo affronta temi come l’innocenza, la malevolenza, e il conflitto morale, ed è considerato un’altra delle opere significative di Melville per la sua intensa narrazione morale e legale.
Melville – Frasi celebri
- Unarisataè larispostapiù saggia, la piùfacilea tutto quello che è strampalato; e accada quel che deve accadere, rimane sempre unaconsolazione.
- Come questo spaventevoleoceanocirconda laterraverdeggiante, così nell’animadell’uomoc’è un’insulare Tahiti, piena dipacee digioia, ma circondata da tutti gli orrori dellavitaa metà sconosciuta.
- Il coraggio più sicuro e piùutileè quello che nasce da un giustoapprezzamentodelpericoloche si affronta.
- È megliofallirenell’originalità che averesuccessonell’imitazione.
- Alla dritta di ognipenac’è unagioiasicura.
- È megliodormirecon un cannibalesobrioche con uncristiano ubriaco.
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